giovedì 19 aprile 2012

Titanic 1912-2012


Violet Jessop disse: "tutto sembrava meraviglioso...sul Titanic." Dopo 100 anni dalla terribile tragedia penso che, ancora oggi, la meraviglia di quella enorme e innovativa nave dei sogni sbalordisca i nostri occhi e, ancor di più, i nostri cuori. Ne ho avuto una prova evidente pochi giorni fa, durante un viaggio alla scoperta di una Orlando alternativa.
La notte del 14 di aprile si sono compiuti i 100 anni di una delle catastrofi più famose, più raccontate e più commoventi della storia moderna. Proprio durante questa settimana speciale ho avuto la possibilità di visitare uno dei più importanti musei dedicati alla nave dei sogni e ai suoi passeggeri, convertitisi, senza neppure saperlo, in eroi. Non è stata una semplice visita ad un museo con fredde teche di vetro, è stato molto di più. E' stata "un' esperienza", come i proprietari di questo museo preferiscono chiamarla, che mi ha trasmesso cosa hanno significato per i passeggeri a bordo del Titanic i giorni e le notti trascorsi su questa nave e le ultime ore in cui la nave vide il cielo stellato.
Al nostro arrivo siamo stati spogliati della nostra identità, ci è stato consegnato un biglietto, il biglietto d' imbarco per il transatlantico più fantastico della storia, ed un nuovo nome, quello di uno dei veri passeggeri del Titanic. Ci siamo immersi completamente in questa esperienza, ci siamo avvicinati al nostro personaggio, provato ad immaginare i suoi stati d' animo, le sue aspettative e le sue paure. Abbiamo provato ad osservare ciò che ci circondava con i suoi occhi, occhi di persone d' inizio '900 pieni di aspettative e desideri.

La scalinata

Io ero Jane Carr, nata in Irlanda il 14 luglio del 1864. Jane, che aveva un meraviglioso rapporto con i suoi fratelli, era emigrata negli Stati Uniti nel 1890 per lavorare come domestica e migliorare le sue umili condizioni di vita. Il suo unico sogno era quello di poter tornare a vivere vicino ai suoi fratelli che tanto le mancavano. Dopo molti anni di lontananza riuscì a pagarsi un viaggio in Irlanda e riabbracciare i suoi fratelli. Questo viaggio le fece capire ancora di più che non sopportava più vivere così lontano da loro, così decise di tornare negli Stati Uniti per sistemare alcune cose, lasciarli definitivamente e vivere la vera vita, quella con chi tanto amava. Comprò un biglietto come passeggera di terza classe a bordo del Titanic  e l'11 di aprile salpò da Queenstown.
Con lei ho percorso le 10 sale del Titanic riprodotte con precisione: la scalinata, la sala da pranzo, le cabine di prima classe, la cabina di comando e molto altro ancora. Ho osservato i più di cento ritrovamenti collezionati, tra cui argenteria, cristalleria ed arredamento. Mi sono indignata allo scoprire che sono stati usati dei posti nelle scialuppe di salvataggio per oggetti di viaggiatori di prima classe come sedie e sdraio. 
Cabina di prima classe

Poi siamo stati accompagnati sul balcone della nave e siamo stati divisi, uomini da una parte e donne e bambini dall' altra. Osservavamo il cielo stellato e l'oceano davanti a noi, sembrava tutto così reale... ci è stato detto che questo fu ciò che si fece esattamente quella notte. Fu il momento in cui le coppie, padri e figli si videro per l' ultima volta: donne e bambini sulle scialuppe, almeno fino a che ce n' erano disponibili, e uomini sulla nave... osservavo mio marito proprio davanti a me dall' altra parte del balcone, ci guardavamo in silenzio e ho sentito un brivido!
Mi chiedevo come si sentisse Jane in quel momento, cosa provasse il suo cuore per le persone disperate che non volevano lasciarsi, al vedere una coraggiosa diciannovenne osservare dalla scialuppa di salvataggio gli occhi della propria madre rimasta sul balcone della nave e rigettarsi su di essa per vivere gli ultimi momenti con la propria mamma. Mi chiedevo cosa ne sarebbe stato di lei. L' avrei scoperto solo alla fine della nostra esperienza. L' ultima stanza era, infatti, la stanza della memoria. Liste e liste di nomi di ognuno dei passeggeri e dell' equipaggio. Jane morì nelle acque gelide e non potè mai riabbracciare i suoi fratelli... chissà... forse se le sdraio fossero rimaste sulla nave o se le scialuppe fossere state riempite completamente l' avrebbe potuto fare...chissà...

30 commenti:

  1. Cara Diana, mi hai commuovere con questa bellissima e intensa ricostruzione di quella notte. E gia... Chissà che terribile sensazione doversi dividere dal proprio marito... Io ne morirei solo al pensiero.
    Grazie Diana per avermi lasciato il tuo dolcissimo commento.. Vedo ora questo tuo spazio e leggendo qualche descrizione, mi rendo conto di come sono stata fortunata ad approdare qui. Volontariato in Nicaragua: bhe sarebbe davvero improprio aggiungere altro. Per me sarà un vero piacere seguirti.
    E grazie ancora !
    Ps ora sono in partenza x vacanziera ma al rientro, voglio andare a leggere altri post meno recenti :-)

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    1. Grazie mille per le tue dolci parole... benvenuta nel mio piccolo spazio! Buone vacanze e ti aspetto al tuo rientro! un abbraccio

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  2. non immaginavo che esistesse un museo così... coinvolgente/stravolgente.. mi viene voglia di andarci di persona. in fatto di esperienze umane hai tanto da insegnarmi, continua così! pendo dalle tue labbra.. anzi, dalle tue mani :) un abbraccio

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    1. Grazie come sei carina! Sono certa che anche tu hai molto da insegnare! Il museo è davvero , come hai detto tu, molto coinvolgente! Grazie di essere passata! A presto!

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  3. Che bello questo racconto, avete visitato un luogo pieno di ricordi. E' bello che quelle persone possano essere ricordate, si sono ritrovate in una tragedia assurda, come tutte le tragedie credo. Mio figlio partirebbe subito! Per il momento leggiamo poi chissà se un giorno potremo organizzare questo viaggio.

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    1. Ciao Marzia, benvenuta nel mio blog! E' davvero un bellissimo museo, anche s eè riduttivo chiamarlo così. Sono contenta che tu sia passata da me! A presto.

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  4. Ciao Diana, avevo proprio voglia di leggere uno dei tuoi post sempre così affascinanti. Con questo racconto seiriuscita a suscitare dentro i tuoi lettori un po' della terribile angoscia di quella notte. E hai completato benissimo la parte di racconto che ci aveva già fatto la tua mamma. Ciao, a presto Antonella

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    1. Grazie Antonella! E' stata veramente un' esperienza unica! SOno felice che tu sia passata! Ti abbbraccio forte!

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  5. Complimenti per l'emozionante racconto di questo tragico e indimenticabile avvenimento!!! Un abbraccio cara, a presto

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    1. Grazie, come sempre sei molto dolce! Sono sempre felice quando passi da me! Un abbraccio, a presto

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  6. Ciao Diana sono una tua nuova follower.
    Mi è bastato leggere il tuo post sul Titanic e mi ha affascinata molto!!! Che esperienza intensa deve essere stata "sentirsi" nei panni di una passeggera!!!
    Ciao buona giornata!!!

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    1. Cara Mery BENVENUTA nel mio piccolo spazio! SOno felice che tu sia arrivata qui e ti ringrazio per le belle parole! Hai ragione è stata davvero un' esperienza molto intensa! Ti aspetto presto, un abbraccio.

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  7. Questo post è bellissimo. Hai usato tanta delicatezza in una tragedia così grande.

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    1. Grazie, quando sei tu a dirmi queste cose mi fanno sempre più piacere!

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  8. Bellissimo blog! Interessante !
    Sicuramente ti seguirò!
    I miei complimenti!
    Un abbraccio e buona serata.
    Beatris

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    1. Grazie Beatris! Benvenuta qui da me, sono contentissima che tu sia approdata qui! Un abbracciotto!

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  9. Hai un tocco delicato, nel raccontare e una sensibilità che scalda il cuore. Sono contenta di conoscerti,
    Linda :)

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    1. anche a me fa molto piacere conoscerti! Grazie di essere passata! A presto sicuramente

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  10. ... è stata davvero un'esperienza emozionante!!! I sopravvissuti credo che per tutta la vita abbiano portato con sè i dispersi in mare, modo molto romantico per definire coloro che non hanno più visto New York. Dispersi lascia spazio all'immaginazione, chissà, magari qualcuno poi ce l'ha fatta. Mi piacerbbe pensare così...

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    1. Già... anche il tuo personaggio aveva una storia molto commovente e romantica...

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  11. Credo di non sbagliarmi e che sia proprio tu. Sono la tua maestra di un tempo. Ti ho trovata sul Blog di Antonella. Ti faccio molti complimenti per questo Blog e tanti auguri per la tua vita. Un abbraccio.
    Paola

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    1. No, non si sbaglia maestra Paola... sono proprio io e sono così emozionata per aver trovato il suo commento! Grazie di cuore per avermi riconosciuta e per essere passata da me! La abbraccio con tantissimo affetto.

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  12. Sempre molto interessanti i tuoi post!! E' un piacere leggerti.

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    1. Grazie Sara! E' sempre un piacere quando passi da me! A presto

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  13. Diana, ma che cosa bellissima attraverso il mio blog la tua maestra ti ha ritrovata...mi ha commossa. Ciao un bacione Antonella

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    1. Si è davvero commovente! Questo è il bello dei blog!

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  14. Che bello questo post. Io mi commuovo sempre un po' spesso. Ma come fare altrimenti??? Grazie x le tue parole ( e spero che le mie ti arrivino!!! Il giorno del post d'elle valigie non sono riuscire a commentera.. :( )

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    1. Grazie davvero! Certo che le tue parole mi arrivano... sono smepre contenta quando ti vedo passare... sono decisamente una tua fan! Un abbraccio!

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  15. ma che belle esperienza, fai!!
    mica come me che il top dell'eccitamento è andare a fare la spesa!!!!
    ahahahahhahahhahaa

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    1. bè... tu cresci una bimba qundi stai vivendo senza dubbio un' esperienza, minimo ventennale, fantastica ed unica.... sono davvero contenta che tu sia arrivata qui da me! A presto, carissima

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