giovedì 31 maggio 2012

I più bei giocattoli della sua vita

Joseph Joupert una volta scrisse: "Nei loro giochi i bambini fanno tutti quei movimenti necessari per convincerci che le loro immaginazioni sono delle realtà." Joupert aveva ragione: perdersi osservando un bambino che gioca ed immergersi in quel mondo magico nel quale ha deciso di navigare prendendone parte non solo come spettatore passivo ma come invitato speciale, regala l' emozione di convertire in realtà ciò che, ad un occhio poco fantasioso e non più capace di sognare, sembrerebbe solo superflua finzione.
Credo che, tristemente, il nostro mondo occidentale abbia la responsabilità e la colpa di aver rubato ai nostri piccoli molta fantasia  e creatività. Il gioco è pronto, non lo si deve inventare. Credo, però, che quando il gioco va immaginato ed inventato sia molto più divertente e coinvolgente. Per questo molti bambini sono annoiati: non creano, non inventano, non navigano attraverso le più bizzarre idee, bensì ripetono regole stabilite da altri.
Il mio mondo, o meglio, il mondo che per qualche bizzarra ragione ha deciso di adottarmi, non è ancora così. Qui in Nicaragua i bambini per poter giocare sono ancora costretti ad inventare, a creare.
Ecco perchè questa settimana desidero condividere questa fotografia:


Ho conosciuto questo bellissimo piccolo poco meno di cinque anni fa, quando da poco ero arrivata in questo paese difficile che amo con tutta me stessa e che ha cambiato la mia vita.
Non ricordo il suo nome ma non ho mai dimenticato i suoi bellissimi occhi. Viveva in una comunità molto lontana dalla civiltà e difficilmente raggiungibile in ogni periodo dell' anno. Ogni venerdì svolgevamo la nostra attività in quella zona. Durante la stagione secca percorrevamo questi chilometri in bicicletta o a piedi attraverso strade polverose e molto ripide con zaini in spalla, fazzoletti davanti alla bocca per evitare di inghiottire la polvere rossa che si alzava spesso  e tanto buon umore. Durante la stagione delle piogge, invece, quando tutto si converte in fango, potevamo raggiungere la comunità di San Carlos solo con un vecchio camion usato durante il periodo della guerra civile completamente privo di amortizzatori. Arrivati a destinazione dimenticavamo le difficoltà immediatamente grazie all' accoglienza e ai sorrisi delle persone locali. I bambini uscivano per le strade e ci attorniavano ridendo, saltellando e gridando di allegria. Ogni volta mi commuovevo.
I bambini qui non hanno nulla e, troppo spesso, nessuno. Ma hanno ancora fantasia, quella che vorrei non venisse mai portata via loro.
Questo piccolo mi aveva affascinato: aveva raccolto dei frutti di avocados e spezzato dei rametti di legno. In questo modo aveva formato dei giocattoli che ai suoi occhi, ed anche ai miei, erano bellissimi.
Pensavo a quanto a volte siamo viziati, a quanto, troppo spesso, non diciamo grazie, a quanto a volte non sappiamo cosa regalare ai figli dei nostri amici perchè hanno già tutto, anche ciò che non desiderano più e guardavo lui, assorto nei suoi giochi ignaro del mondo circostante almeno per un attimo, ed inconsapevole di come i suoi occhi ed i suoi movimenti mi stessero trasportando nella sua finta realtà che mi avrebbe accompagnata per molti anni ancora e che non voglio dimenticare.

17 commenti:

  1. Vedi, i tuoi post sono sempre delle riflessioni importanti.
    Ed io.. non sono riuscita a trattenermi.
    Questo bimbo mi ha già conquistato e riesco proprio ad immaginare lui e molti altri incimentarsi davanti ai tuoi rametti e pezzi di avocado ad immaginarsi una battaglia navale o una guerra stellare... :'-)
    Hai pienamente ragione: spesso non sappiamo che regali fare qui perchè i bambini hanno già tutto.
    Io sono molto severa sul punto con la mia sofia: pochi giochi e tanta immaginazione e creatività.
    Sai che il suo gioco preferito è fare gli spettacoli con musica e recitazione?
    E' la mia Esmeralda.
    Grazie Diana, come sempre.
    Vaty

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    1. Grazie a te Vaty per la tua sensibilità! Credo che si permettiamo ai bambini di usare la fantasia saranno più felici e spranno gioire di più delle piccole cose anche da adulti. Un caro abbraccio!

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  2. che bello questo piccolo ometto.... i giochi creativi aguzzano l'ingegno...è brutto per noi vedere queste cose perché ci fanno capire la povertà estrema di queste famiglie...ma è bellissimo vedere questi occhioni illuminarsi per qualunque cosa semplice....speriamo che in questo non cambino mai.... un bacio...

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    1. Spero davvero che riescano a mantenere la capacità di stupirsi anche se troppo spesso a causa degli adulti laloro bellissima innocenza se ne va

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  3. Grazie per questo post che induce ad un'attenta riflessione!!! La tenerissima immagine di quel bimbo e le tue splendide parole mi hanno profondamente emozionata!!!! Ti auguro una buona giornata, un abbraccio, a presto

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    1. Grazie, si emozionano solo le persone sensibili, le altre si dimenticano velocemente delle realtà difficili. Mi fa piacere che tua sia venuta a trovarmi. Un abbraccio

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  4. Bellissimo e commovente! Devo dire che stranamente mia figlia, pur avendo ricevuto svariati tipi di giocattoli (ma non chissà che cosa, abbiamo avuto sempre pochi soldi noi), alla fine ha sempre preferito giocare quasi esclusivamente con i suoi "cuccioletti" cioè con i peluche, inventando una miriade di storie. Ma mia figlia è anche cresciuta senza televisione e per la sua infanzia e inizio adolescenza anche senza computer...
    Un abbraccio!

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    1. Sicuramente tua figlia ha potuto sviluppare fantasia e creatività e non è diventata la copia di altri.Credo che non ci sia nulla di male a regalare molte cose ai nostri bambini, la nostra realtà in fin dei conti è molto diversa da qui ma credo sia importante la nostra attitudine,è quella ciò su cui dovremmo lavorare per fare si che i nostri piccoli non siano adulti che danno tutto per scontato.

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  5. Post scritto con il cuore, sei riuscita a farmi partecipe come se fossi li presente. Brava,grazie per la possibilità che mi dai a farmi conoscere un mondo molto lontano...ma grazie a te ormai vicino <3

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    1. Mi fa molto piacere Licia che senti questo mondo vicino perchè è un mondo che può dare molto. grazie per essere passata. Un abbraccio e a presto

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  6. Ogni volta mi commuovo, come vorrei che mio figlio tirasse fuori la sua fantasia bloccata non tanto dal consumismo quanto dalla sua paura a mostrare le emozioni. Quel bambino ha così tanto dentro di se', speriamo possa sfruttare la sua immaginazione per avere una buona vita, anche grazie a voi.

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    1. Marzia, sto imparando così tante cose da te che prima non conoscevo assolutamente. Spero davvero che tuo figlio riesca ad imparare a mostrare le sue emozioni perchè lo merita e lo meriti anche tu. Ti abbraccio

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  7. Davvero intenso questo post. La fantasia è la migliore fonte di ispirazione, e paradossalmente chi non ha nulla ne è più ricco.
    I bambini di oggi hanno i sensi addormentati, e non si accontentano di nulla, nel senso che poche cose orami riescono ad emozionarli davvero.
    COme sempre un grandissimo grazie per queste riflessioni e un abbraccio forte!

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    1. Anch' io ti abbraccio carissima e conordo pienamente ocn le tue riflessioni. A presto!

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  8. Che bel post Diana! E corro il rischio di ripetermi, ma i tuoi post sono tutti belli e tutti ci danno tanto a cui pensare. Vedi, in mezzo a tutta quella povertà, a quella vita "cattiva" carente delle più minime comodità...io però invidio quel bambino, lo invidio perchè è felice di quello che ha e quello che ha se lo è guadagnato usando la sua fantasia e la sua inventiva e allora invidio i suoi occhi luminosi e mi fanno pena gli occhi dei nostri bambini arrossati da troppe ore di televisione o delusi da pacchetti aperti e buttati lì perchè il desiderio ed il bisogno sono già corsi ad altro. E' ovvio che poi i fortunati sono i nostri bambini e non lui però anche qui dove c'è un presunto benessere qualche cosa stona. Ciao, e scusa se non ho letto subito il tuo post ma aspetto ospiti per il fine settimana e sono un po' presa. Un abbraccio Antonella

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    1. Amo sempre i tuoi commenti perchè sono riflessivi e mi rendono davvero contenta. Spero che trascorrerai un buon fine settimana con i tuoi ospiti. Ti abbraccio!

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  9. Come non darti ragione in pieno?
    E' una cosa che non smetto di dire a mia mamma...lei non smette di fare regalini ai miei figli, giochini e cosettine che appena il giorno dopo finiscono nel fondo della cesta a far compagnia a tutte le altre cose che alla fine li annoiano....troppe cose...troppi giochi...troppi....E' una delle maggiori fonti di discussione con mia mamma....non mi da retta..Purtroppo noi abitiamo in un palazzo e non abbiamo un giardino ma solo il cortile condominiale...Io da bambina avevo un terreno di 2mila mq e lì per giocare, ed inventare cose da fare, posto ce n'era. Rimpiango di non poter dare la stessa possibilità ai miei bambini. Gli manca la possibilità di attivare la fantasia...e ti dico una cosa...a casa fanno di più con giochi di ruolo(mamma e figlio-compagni di scuola-principessa e principe-ecc ecc) che giochi preimpostati.....Il viso di quel bambino.....quel viso è di un angelo!!!!!

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